La “Gran Risa” de noartri

11 e 12 febbraio 2022, è andata in scena la due giorni roccolana intitolata "Trofeo Banca Generali - Trofeo Motum" valevole per la Coppa Italia Master, organizzata in modo ineccepibile dallo S.C. 3PUNTO3. Il club napoletano si avvale dell’esperienza di lungo corso dei fratelli Antonio e Andrea Barulli, i quali in diversi anni di operatività a tutto campo nelle gare di sci alpino, hanno ormai messo a punto una macchina organizzativa, in cui ciascun addetto sa bene il fatto suo, ovvero, all’occorrenza, è capace di adattarsi allo spirito di supplenza, indispensabile nei momenti di emergenza.
In palio il ghiotto bottino di 400 punti ai primi e via via per gli altri, a scalare, secondo la tabella Coppa del Mondo, punti preziosi da tesaurizzare e calare sul piatto nella classifica finale di Coppa Italia in programma a S. Gertrude d’Ultimo.
Il giorno 11 e’ stato beneficiato dal fortunato dominio del nostro astro di sistema, mai appannato da ombra di nuvola, sicché neve “tirata” dalla notte serena in gara 7, fondo un po’ allentato in gara 8 a causa dell’impetuoso irraggiamento solare; al contrario, il giorno 12 ha ricordato a qualche smemorato che siamo tuttora in inverno: fitta nebbia bassa al primo mattino, che faceva dubitare della visibilità delle due porte di rito, neve ghiacciata per il forte calo di temperatura, poi, per fortuna, la cortina lattiginosa si è alzata quel tanto da garantire due gare regolari, anche se non assolutamente uniformi per tutti i concorrenti, quanto a visibilità, in gara 8.
Pista prescelta, per entrambe le giornate, la spettacolare “Canguro”, del Pizzalto, che con le sue circa 14 porte sullo schuss-canalone, intimidisce anche i più agguerriti, e tuttavia il bello viene dopo, dove spiana, perché è lì’ che, se si ha ancora benzina nelle gambe, si può ribaltare a proprio favore la situazione. Non c’è dubbio che lo spettacolo non manca, al guardare dal basso quelle porte si resta incantati, destra-sinistra e ancora destra-sinistra quasi all’infinito, ma quasi, perché, ad un certo punto, quel pendolo trita gambe viene provvidenzialmente interrotto dall’inevitabile lunga, quando l’osservatore gia’ rischia l’ipnosi, mentre un incantevole timore reverenziale pervade il ricognitore del tracciato. Tracciati, ad opera del Barulli allenatore, Andrea, saggiamente equilibrati e, visto che un solo concorrente su 80, ha esercitato lo sport di dar giù al tracciatore, si può ben dire perfetti.


Archiviato un gennaio baciato dalla fortuna senza se e senza ma, per qualità del tempo, quantità e qualità della neve, ora, tenuto conto che il circuito termina con la fine di febbraio, sembra necessario un punto della situazione a fine gennaio, che, per ovvii motivi, può considerarsi il giro di boa, o, per restare in clima di elezioni presidenziali e mutuando la definizione dalle scadenze americane, il "middle term".